[Solira] Contratto Microsoft, aria di rivolta e consigli

f.occhipinti a gmail.com f.occhipinti a gmail.com
Mer 25 Mar 2009 10:50:16 CET


Chi e` piu` informato, faccia capire agli altri che non potranno usare
software cracckato ->
Una volta che la posizione del vostro gruppo di 50 persone e` stabile,
cercate di coinvolgere altre sedi ->
Insieme fate pressione perche` questo server fornisca (da contratto) i
suoi "servizi" usando protocolli standard (http ed altro) di modo che
ciascuno possa usare il browser, il sistema operativo e i client che
preferisce.

Questa secondo me puo` essere una buona strategia; gli utenti linux mi
sembrate troppo pochi per far leva sul software libero; senza
nascondere le vostre esigenze come utenti di linux, penso sia meglio
che sensibilizziate gli altri sui problemi che si troveranno a loro
volta ad affrontare, per ottenere protocolli standard, nell'interesse
di tutti.

On Tue, Mar 24, 2009 at 10:22:41AM +0100, Marco Battaglia wrote:
> Ciao ragazzi
> come ben sapete (o no) faccio il dottorato alla Cattolica e uso Linux,
> non sono il solo e qualcuno dei miei colleghi usa Mac. Qui a Piacenza
> i dottorandi ormai siamo quasi tutti sotto un'unica Scuola
> inter-Facoltà e abbiamo la fortuna quindi di muoverci compatti (se
> vogliamo). Il prossimo problema che affronteremo sarà il nuovo
> contratto della Microsoft con la Cattolica. L'università si fornirà di
> un server unico con sede a Milano e tutte le altre sedi d'Italia
> faranno riferimento a quel server, grande problema è che sarà gestito
> interamente con software Microsoft e non sarà consentito l'accesso a
> PC privati o PC con s.o. diversi. Un pò quello che mi era successo
> negli USA, l'unica differenza che la mi fornirono di un PC per
> lavorare. Questa piccola differenza pare non avverarsi qui in
> Università perché dipartimenti ed istituti non hanno soldi per fornire
> i PC a tutti. Per farla breve quasi tutti i dottorandi della Scuola di
> dottorato (circa 50) usano PC personali. Tra questi un piccolo gruppo
> di 7 usa Linux (2) e Mac (5). Senza contare chi ha crackato Windows
> Home per farlo diventare Professional per poter far girare software
> tipo SAS (ovviamente by eMule).
> 
> Concretamente tra sei mesi avremo seri problemi per lavorare. Già ora
> il Centro responsabile per la rete non aiuta e non collabora coi
> computer non Microsoft, praticamente viviamo in un regime (e siamo
> alla Cattolica, sempre più convinto che sia il luogo meno Cattolico
> d'Italia).
> 
> Stiamo cercando di far interessare i direttori di Istituto
> (decisamente più illuminati della direzione centrale dela Cattolica
> tutta) o semplicemente preoccupati che la loro forza lavoro tra sei
> mesi non potrà lavorare.
> 
> Vi scrivo per chiedere se avete qualche consiglio o sapete come
> potersi muovere in casi del genere. Riassumo:
> Contratto Microsoft e Cattolica blindato.
> Dottorandi e Assegnisti senza garanzie che usano prodotti pirata o Mac o Linux.
> Dottorandi non sono legalmente dipendenti ma stundeti.
> Assegnisti e Co.Pro non sono tutti sotto la Cattolica ma dipendono da
> diversi enti.
> 
> Che potemo fare?
> 
> Marco
> _______________________________________________
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> http://liste.solira.org/cgi-bin/mailman/listinfo/solira


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