[Solira] complimenti per l'intervista

Salvatore Sanfilippo antirez a gmail.com
Lun 30 Ott 2006 12:27:15 CET


Seguendo questo thread ho ricavato un paio
di impressioni che volevo condividere.

Dopo aver letto le varie opinioni sono d'accordo
con Massimo che una manifestazione del genere
ha un senso nazionale ma che dal punto di vista
dell'organizzazione dovrebbe essere fortemente
locale. I manifesti dovrebbero richiamare in maniera
chiara che si tratta del Linux Day Italia 2006 insomma
ma lo spazio maggiore dovrebbe essere quello
dell'evento locale.

Anche perche' e' una regola ovvia del marketing,
se puoi targhettizzare meglio localmente senza
aumentare troppo i costi perche' fare un manifesto
comune?

A parte questo, mi chiedo se il Linux Day come evento
non sia un po' ancorato a categorie del passato.
Tutto nell'informatica sembra spingere per il
"Software as Service". Da questo punto di vista
forse si dovrebbe stressare di piu' il fatto che
l'open source e' perfettamente pronto alle sfide
del web come piattaforma globale:

1) Linux e' un sistema operativo stabile e sicuro
2) Apache e' il web server di successo mondiale
3) Firefox e' il browser "on the edge", sicuro e usabile

Per non parlare del lato sviluppo, da LAMP a
Ruby on Rails, i vari DB SQL e cosi' via.

Certo la visione di software come servizio stravolge
un po' la logica del free software, le categorie di
open/closed vengono un po' stravolte.

In teoria infatti le applicazioni che girano via web,
da Gmail a Delicious, sono chiuse. In pratica pero'
non si pagano, vengono sviluppate in relazione
a quello che gli utenti chiedono molto spesso,
hanno delle API che consentono di utilizzare e
alterare i dati, e i dati sono molto liberi.

Lo stress in pratica e' sulla parte delle informazioni
invece che su quella del software.

C'e' pero' un problema, che il software come
servizio difficilmente puo' diventare davvero
'open source' senza distruggere il proprio
modello di business.

Insomma ci sono un sacco di interrogativi che
potrebbero essere posti pensando all'open source
in prospettiva a quello che sta accadendo, invece
magari gli LD di tutta Italia sono ancora fortemente
orientati a far vedere che anche per Linux c'e'
una cosa che assomiglia ad office e cosi' via.

O magari mi sbaglio? Forse avete parlato di
queste cose e semplicemente non lo so :)

Ciao,
Salvatore

-- 
Salvatore 'antirez' Sanfilippo
We're programmers. Programmers are, in their hearts, architects -- Joel Spolsky
http://antirez.com


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