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KatolaZ katolaz a katolaz.homeunix.net
Mar 3 Lug 2007 15:16:30 CEST


On Tue, Jul 03, 2007 at 01:56:49PM +0200, Emilio Pavia wrote:

> 
> In quel passaggio l'autore dell'articolo voleva solo sottolineare che  
> una licenza "contorta" nel linguaggio crea dei problemi agli  
> sviluppatori, soprattutto se non sono di madrelingua inglese. GI? non  
> si capisce in inglese... figuriamoci a volerla tradurre in italiano :- 
> D ci potrebbero essere 10.000 interpretazioni, e questo crea  
> sicuramente dei problemi.
> 
> Non credo si riferisse al concetto di copyleft.

E' probabile che tu abbia ragione, Emilio. Ma questo e' quello che
richiede la situazione attuale: una specifica dettagliata e legalmente
ineccepibile di tutto quello che e' possibile fare o non fare con
software licenziato sotto GPLv3.  Si tratta di chiarimenti
assolutamente dovuti, perche' non si ripresentino fatti spiacevoli
gia' verificatisi in passato (come ad esempio il rilicenziamento di
software GPL sotto licenze proprietarie, lo sfruttamento di codice GPL
dentro software proprietario, i molteplici rifiuti da parte di diversi
sviluppatori a fornire i sorgenti di codice rilasciato sotto GPL se
non dietro pagamento di denaro....).

Siamo in un mondo di merda, e il software libero da' fastidio a molti,
perche' propone un modello di sviluppo paritario, meritocratico,
indipendente e per questi stessi motivi difficielmente
controllabile. Se la complicazione dei termini della GPLv3 e' un
prezzo da pagare per evitare che il software sviluppato secondo questo
modello venga cannibalizzato per fini meramente commerciali e
proprietari, allora sono disposto a pagare questo prezzo, e dovremmo
essere tutti disposti a farlo, IMHO. La garanzia e' la stessa Free
Software Foundation.

Pochissimi degli sviluppatori che hanno rilasciato software sotto
licenza GPLv2 la hanno mai letta, tant'e' che sulle stesse ML dei LUG
si sentono spessissimo cazzate immani in merito ai termini di uso,
distribuzione e modifica del software sotto GPL2....

La verita' e' che la GPLv3 tutela il software libero in maniera piu'
accurata, piu' precisa e piu' certosina contro *quasi tutti* i
possibili abusi. Ci hanno lavorato migliaia di persone, migliaia di
programmatori, prima di tutto, per due anni, correggendo ogni piccolo
dettaglio che potesse dare adito a rischiose interpretazioni o
misunderstanding. E' stato un lavoro immane e rispettabilissimo.

Ritengo che possiamo fidarci della comunita' sulla bonta' e sulla
lealta' della GPLv3, anche se non vogliamo sforzarci un tantino per
leggerla, allo stesso modo di come ci fidiamo degli sviluppatori di
OpenSSL per far passare i nostri dati cifrati su Internet, senza
andare a verificare di persona se il codice di OpenSSL contiene buchi
o fregature :-)


HND

KatolaZ

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[ Enzo Nicosia aka KatolaZ --- GLUG Catania -- Freaknet Medialab ]
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