[Solira] Installazione, post-installazione e disperazione

Emilio Pavia emix a solira.org
Gio 6 Mar 2008 10:19:41 CET


Il giorno 06/mar/08, alle ore 09:53, Mario ha scritto:

> Sempre il solito "maravigghiusu"! A mio modo di vedere, il sistema di
> installazione di Debian/Ubuntu è anni luce AVANTI a quelli di  
> Windows E
> Mac OS X.

Wow, addirittura...

> In quest'ultimo io non ho visto nessun sistema di
> installazione

E' proprio questo il suo punto di forza: è troppo intuitivo perché non  
esiste il concetto di installazione. Vuoi un'applicazione? La scarichi  
e la avvii (doppio click). Non ti piace? La butti nel cestino e hai  
finito. Niente dipendenze, niente pacchetti orfani, niente di niente.  
Inoltre Mac OS X ha delle API che tutti i programmi usano per gli  
aggiornamenti: quando avvii un programma ti avverte se esiste un  
aggiornamento e ti chiede se lo vuoi installare, se rispondi "si" lui  
lo scarica, te lo installa e riavvia il programma. Fine della storia.

APT? Prima di tutto devi sapere che programma vuoi, poi devi scoprire  
come si chiama il pacchetto che lo contiene, poi lo devi installare  
usando uno dei 5000 tool disponibili, poi magari ti accorgi che nel  
programma che hai installato manca una funzionalità perché si trova  
all'interno di uno dei pacchetti "suggeriti" di cui ovviamente  
l'utente medio non conosce nemmeno l'esistenza. Poi magari la versione  
presente nella distribuzione (che magari è una Ubuntu uscita da 2  
settimane) ha un problema e ti tocca aspettare 5 mesi e mezzo per  
avere un aggiornamento di release, o se sei fortunato trovi un  
repository fatto chissà da chi.
APT è avanzato... pure troppo. Va bene per i sistemisti, ma non per  
l'utente medio.

Emilio


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