[Solira] Installazione, post-installazione e disperazione

[Emilio Pavia]

Il giorno 07/mar/08, alle ore 13:05, Massimo Maiurana ha scritto:

> io l'ultimo windows che ho usato era il 95

Se prendiamo Windows XP aggiornato ad oggi (o anche Vista SP1) non  
vale più il dogma "Linux è più stabile di Windows": è più probabile  
che vada in freeze un'applicazione sull'ultima Ubuntu (e ce ne  
rendiamo conto giornalmente leggendo questa ml).

Negli anni passati (diciamo dal 2001 al 2006) Linux ha potuto  
approfittare dell'immobilismo di Microsoft colmando in parte il gap  
"funzionale" tra i due sistemi. La situazione però adesso è cambiata:  
la concorrenza Microsoft-Apple si è fatta più forte, e per questo le  
due società hanno ripreso a correre.

Tempo fa spingevo altre persone ad usare Linux per il semplice fatto  
che lo ritenevo tecnologicamente superiore (oltre che moralmente). Ma  
è ancora così? Le esigenze degli utenti sono cambiate nel corso degli  
anni, e Firefox, Thunderbird ed OpenOffice non bastano più. Proporre  
oggi Linux alla massa è secondo me un suicidio, perché le carenze  
inevitabilmente ne sminuirebbero i tanti pregi. Magari riesci a  
convincere un utente con tutti i bei discorsi sul software libero, ma  
poi se l'utente installa linux e si accorge che la videocamera  
digitale appena comprata gli risponde "picche" che impressione ne  
ricava?

Tutti i miei discorsi su come (e se) sia possibile migliorare lo  
sviluppo di Linux nascono proprio dalla volontà di evitare che i sani  
principi del software libero vengano offuscati da una pochezza  
funzionale quasi imbarazzante sotto molti punti di vista. A mio  
(modestissimo) parere il modello di sviluppo attuale deve essere  
rinnovato, per il semplice fatto che è cambiato il contesto... non  
siamo più negli anni '70, e finora le comunità non hanno mai mostrato  
una grossa capacità di rinnovamento.

> il sistema perfetto secondo me non esiste, ogni sistema ha i suoi
> lati positivi e i suoi lati negativi. nel mondo linux il problema e'
> rappresentato dal fatto che a volte il modello a bazaar produce
> delle incoerenze

Perfetto... è il modello che sto mettendo in discussione. Se si  
lavorasse con più sinergia i frutti del lavoro sarebbero sicuramente  
migliori.

Emilio