[Solira] Terminal server su Linux

daniele leucata danieleeeeeee a yahoo.it
Lun 18 Ott 2010 15:18:21 CEST


Ciao,
solo per sottoscrivere la mia partecipazione (come spettatore! verrei con più 
domande che risposte...) ad un eventuale seminario in cui si parli di uso di 
client stupidi in azienda.

Daniele.





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Da: Mario <mario a solira.org>
A: Solira ML <solira a liste.solira.org>
Inviato: Lun 18 ottobre 2010, 11:40:05
Oggetto: Re: [Solira] Terminal server su Linux

Il 18 ottobre 2010 11:11, Maurizio Pisana <maurizio.pisana a gmail.com>
ha scritto:
> Volendo pian piano estirpare windows, ho pensato (bene??) di migrare
> il wyse in LTSP, ma viste le ridottissime capacità (Processore AMD
> Geode GX 366MHz
> RAM 128MB) l'esperimento non è andato a buon fine.
>
> Ho provato quindi a guardare altro.
> Le alternative sembrano xdmcp e freenx.
> Il primo è un progetto semiabbandonato, il secondo è derivato da una
> soluzione commerciale.
>
> A questo punto pongo una domanda da settimana enigmistica:
> voglio far lavorare i colleghi sulla mia macchina ubuntu tramite
> terminali stupidi: come fareste voi? :)

LTSP è pensato per client disk-less ma potenti: risulta utile quando
hai MOLTI client "non tanto studipi" e non vuoi perdere tempo a
configurare tutte le macchine e vuoi che una modifica del "client
tipo" si propaghi a tutti i client immediatamente. In questo modello
le applicazioni girano sulla CPU del client, il kernel è caricato al
volo dalla rete e tutti i file-system sono utilizzati dal client con
NFS. Il server non è detto che sia troppo potente: deve piuttosto
avere parecchia bandwidth a disposizione.

Il modello usato da XDMCP invece è molto simile a RDP di Windows (a
quanto ne so) e si basa sull'infrastruttura di x-windows che permette
di sdoppiare il terminale grafico dalla macchina su cui gira
effettivamente l'applicazione. E' molto semplice da configurare (basta
modificare la configurazione di GDM, o chi per lui, sul server e sul
client). Qui tutte le applicazioni utilizzate dal client girano sul
server centrale (utilizzano la sua memoria e la sua CPU) e il client
(che può essere davvero "stupido" con una installazione minimale che
permetta appena di lanciare X e GDM) si limita a visualizzare
l'interfaccia delle applicazioni che girano sul server. Sul client in
effetti tu fai un login remoto e tutto il desktop-manager e le
applicazioni che lanci in effetti verranno avviate sul server.
Considera che il server deve essere potente ma se i client utilizzano
tutti lo stesso desktop-manager e le stesse applicazioni (tipo office,
firefox,...) allora nel totale risparmi tanta memoria condivisa
(librerie, codice della applicazioni).

Non conosco freenx ma XDMCP, per quanto vecchio e poco sviluppato,
penso che semplicemente "funzioni". Magari non permetterà di gestire
l'audio remoto tra il client e il server ma penso valga la pena
provarlo. Noi prima dell'estate lo abbiamo provato nel piccolo
laboratorio della sede e semplicemente funzionava out-of-the-box senza
troppo sbattimento. Penso lo impiegheremo in eventuali seminari che
prevedano una sessione live in laboratorio.

PS: l'uso di client stupidi in azienda potrebbe essere un argomento
interessante sia per la GSL che per un seminario.

Spero di esserti stato utile.

Mario
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