[Solira] Installazione, post-installazione e disperazione

[Massimo Maiurana]

Emilio Pavia, il 06/03/2008 13:13, scrisse:

> Semplicemente perché la maggior parte delle comunità che girano attorno
> a linux sono molto avverse ai cambiamenti e alle innovazioni, e nella
> maggior parte dei casi non hanno delle "visioni" a lungo termine.

diciamo che ogni comunita' ha le sue fisime :P

i sistemi operativi sono diventati peggio dei partiti politici, chi
ne installa uno diventa in breve tempo parte di una comunita' che
mira piu' a denigrare le scelte dell'altro piuttosto che cercare di
vedere e analizzare le cose da un punto di vista obiettivo.

tu in un'altra mail dici che non si dovrebbe pacchettizzare per
"ubuntu" ma si dovrebbe pacchettizare per "linux", insieme ad altre
cose, ma dimentichi che il modello di sviluppo di linux e'
completamente diverso da quello dei sistemi operativi commerciali.
perfino di unix esistono una miriade di varianti, i vari *bsd
possono in parte essere assimilati alle distribuzioni di gnu/linux.

quello che e' vero, inteso come concetto, per un sistema non e' vero
per l'altro, questo non lo puoi cambiare, l'unica cosa che puoi fare
e' accettare pro e contro di un sistema.
nel mio caso ho scelto linux, perche' preferisco perdere parte della
facilita' di gestione (che poi significa solo che qualcun'altro
gestisce al posto mio) e guadagnare la consapevolezza di essere piu'
libero.

spero mi perdonerai se non voglio avere a che fare con chi ha avuto
la parte del pioniere nei sistemi di "digital _restriction_
management", che ha detto peste e corna dell'architettura x86 prima
di adottarla, che ha rilasciato libero il kernel per poi chiuderlo
successivamente per mero interesse politico ;P

-- 
       Massimo Maiurana         massimo<at>ragusa.linux.it
       http://massimo.solira.org       GPG keyID #7044D601

Articolo 11 - L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa
alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali....