[Solira] Installazione, post-installazione e disperazione
Massimo Maiurana
maiurana a gmail.com
Sab 8 Mar 2008 10:02:58 CET
Salvatore Sittinieri, il 08/03/2008 03:04, scrisse:
>> questo finche' viene caricata una sola applicazione che usa quella
>> libreria. se invece vengono caricate piu' applicazioni ognuna con le
>> stesse funzioni compilate staticamente?
>
> Considera che staticamente andrebbero compilate quelle librerie
> "particolari" cha assolvono compiti specifici, mentre tutto il resto
> dovrebbe essere offerto da un framework di base piuttosto completo.
e' ovvio che sia impensabile compilare tutto staticamente.
nessuna persona sana di mente includerebbe staticamente funzioni di
sistema nel binario, il problema e' la valutazione: come stabilisci
se vale la pena usare la libreria condivisa o includerne le funzioni?
ad esempio, supponiamo che scrivo un programma che usa la libjpeg,
che faccio? la compilo staticamente, nel timore che il sistema
target possa avere installato una versione incompatibile? e quante
possibilita' ci sono che venga caricato un altro programma che ha
bisogno di quelle librerie?
bel dilemma..
> Come si fa in un mondo eterogeneo come quello OpenSource?
> O non si fa, e la finiscono di creare progetti su progetti come LSB o
> freedesktop ecc. che alla fine finiscono solo per essere troppo
> restrittivi ed addirittura utopici oppure si mettono d'accordo su
> qualcosa che dia una mano reale alla distribuzione del software open
> source sul desktop.
beh, non si puo' volere la botte piena e la moglie ubriaca.
un tentativo di standardizzazione deve per forza di cose mettere dei
paletti, essere restrittivo. freedesktop stabilisce delle linee atte
a fare in modo che si possa passare da un ambiente grafico ad un
altro senza mal di testa, chi vuole aderirvi deve cambiare il suo
codice per renderlo interoperabile, e' ovvio che questo sia in
qualche modo restrittivo, in questo senso lo sono anche windows e
macosx.
freedesktop funziona, ma non perche' il sistema in se sia ottimo,
piuttosto perche' e' stato adottato dai progetti maggiori.
gnome, kde, xfce, e17, aderiscono tutti agli standard freedesktop,
per questo freedesktop e' diventato il punto di riferimento.
lsb invece non ha avuto la stessa fortuna, non e' stato accolto allo
stesso modo.
la chiave sta tutta qui. nel modello a cattedrale gli standard
produttivi non vengono proposti, come avviene nel bazaar, vengono
_imposti_, non si puo' fare a meno di rispettarli, percio' l'intero
sistema diventa piu' omogeneo.
la cattedrale e' monarchia, il bazaar e' democrazia.
sicuramente ci sono stati monarchi assoluti che hanno fatto cose
bellissime che in democrazia e' impensabile fare, ciononostante oggi
il modello di riferimento e' la democrazia.
--
Massimo Maiurana massimo<at>ragusa.linux.it
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