[Solira] Installazione, post-installazione e disperazione

Emilio Pavia emix a solira.org
Sab 8 Mar 2008 10:41:46 CET


Il giorno sab, 08/03/2008 alle 10.02 +0100, Massimo Maiurana ha scritto:
> e' ovvio che sia impensabile compilare tutto staticamente.
> nessuna persona sana di mente includerebbe staticamente funzioni di 
> sistema nel binario, il problema e' la valutazione: come stabilisci 
> se vale la pena usare la libreria condivisa o includerne le funzioni?
> ad esempio, supponiamo che scrivo un programma che usa la libjpeg, 
> che faccio? la compilo staticamente, nel timore che il sistema 
> target possa avere installato una versione incompatibile? e quante 
> possibilita' ci sono che venga caricato un altro programma che ha 
> bisogno di quelle librerie?

Quello che si vorrebbe fare è creare un meccanismo virtuoso. Si crea uno
standard che definisce cosa si ritiene debba essere contenuto in un
sistema "standard" (appunto). In questo modo uno sviluppatore è
invogliato ad usare gli strumenti definiti dallo standard perché così
avrebbe come unico requisito un sistema LSB x.y (per esempio).
Analogamente chi sviluppa le librerie starebbe più attento a non rompere
la compatibilità tra due release. Ovvio che nessuno punta una pistola
alla tempia degli sviluppatori, ma è una questione di buon senso.

Io spero invece che un progetto come KDE definisca ad esempio delle API
per la manipolazione delle immagini. Poi se KDE usa libjpeg o
pincopallino a me non interessa, io (sviluppatore) userò le API di KDE e
il mio programma avrà come unico requisito KDE, e non QT + altre 1000
librerie come è adesso. Si chiamano Framework e non sono una dell'altro
mondo.

> la cattedrale e' monarchia, il bazaar e' democrazia.

No, questo giochetto non funziona. Il bazaar è anarchia dove ognuno fa
quello che vuole nella speranza che si realizzi il bene comune. In
democrazia si ascoltano le esigenze di tutti e si crea una sintesi che
tutti devono rispettare.

Emilio



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