[Solira] il tormentone delle licenze
Massimo Maiurana
maiurana a gmail.com
Lun 8 Set 2008 22:12:03 CEST
Francesco Occhipinti, il 08/09/2008 21:34, scrisse:
> Ma per "chiudere" non intendi "impedire agli altri di usare il
> software gia` licenziato" vero? Cioe` con software licenziato secondo
> berkley, chiunque puo` farne uso in prodotti chiusi e venderli anche,
> ma non impedire ad altri di usare il software licenziato.
non ti seguo.
chiunque puo' fare quello che vuole con software bsd. al massimo, se
utilizza la cosiddetta "terza clausola", e' obbligato a citare
l'autore (e mi pare il minimo).
microsoft stessa ha utilizzato codice bsd per lo stack tcp/ip di
windows, ma chiaramente il codice adattato da microsoft non e'
disponibile e non e' neanche consentito utilizzarlo al di fuori di
windows perche' e' copyright di microsoft, e questo e' consentito
dalla bsd.
quindi, se ho capito bene quello che vuoi dire, la risposta e' si',
puoi impedire ad altri di usare il codice bsd che tu hai modificato
e rilicenziato.
> A me, per inciso, fa piu` simpatia la licenza "general public", ma chi
> rilascia software senza vincolare in nessun modo l'uso mi sembra
> ammirevole, no?
non penso che chi lo faccia chieda di essere ammirato, in genere si
sceglie una licenza piuttosto che un'altra in base alle piu'
svariate considerazioni, anche di carattere economico.
ad esempio si potrebbe dire che il codice bsd potrebbe ricevere piu'
attenzione da parte delle grosse software house perche' non obbliga
ad aprire il codice derivato, portando microsoft ed apple come
esempi, e questo potrebbe essere un vantaggio per lo sviluppatore
(ovviamente dipende dal target)... ma allo stesso modo qualcuno
potrebbe affermare il contrario e dire che una software house
avrebbe piu' interesse a fare in modo che nessuno possa chiudere il
codice da lei derivato e che chi contribuisca sia costretto a
rendere libero il suo codice, e anche in questo caso ci sono esempi
come ibm, sun, hp.
> Mi piace fare un gran miscuglio fra open source, free
> software, e tutti i vari tipi e sottotipi di licenza, perche` credo
> che in fondo e` l'atteggiamento di base che conta, che e` quello di
> condividere onestamente il software,
abbe', se e' per quello puoi anche non licenziare affatto il tuo
codice (e potrebbe anche essere una mossa furba ;), oppure
dichiararlo di pubblico dominio... il problema e' che finche' tutti
condividiamo allora e' tutto a posto, siamo tutti onesti, se invece
alcuni condividono e altri approfittano va a finire che si passa per
fessi.
> artificiale dipendenza ed ignoranza. Se poi si tratti di licenze
> berkley, general public license, o licenze IBM o creative commons, non
> mi interessa, ben vengano tutte. Stare a puntualizzare mi sembra
> cavilloso, ma probabilmente mi sbaglio.
pero' non puntualizzare, nel senso di fregarsene delle differenze
tra una licenza e l'altra purche' ci sia codice per tutti, potrebbe
essere un po' qualunquista.
--
Massimo Maiurana massimo<at>ragusa.linux.it
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