[Solira] Riunione per sistemazione sede di Modica

Nunzio Brugaletta ennebi a solira.org
Gio 14 Mar 2013 17:21:55 CET


Un bentornato a Salvatore. E' un piacere mi auguro non isolato. Un salutone

Il 14/03/2013 11:41, Salvatore Sittinieri ha scritto:> Lubuntu ha una 
base che è Ubuntu+ LXDE, Chromium, Sylpheed,
 > Abiword,Gnumeric.
 > Il memory footprint dovrebbe essere inferiore ai 256 MB. In base alle
 > mail che ho letto credo possa essere la via migliore. Ha anche una base
 > di utenti più vasta per eventuale troubleshooting rispetto ad altre
 > distribuzioni frammentate e poco diffuse.

ho un'opinione diversa. Intanto le dichiarazioni del/dei creatore/i di 
Ubuntu dicono che il loro scopo è quello di fare un Linux per 
conquistare utenti e quindi rilasci frequenti con sw recentissimo. 
Questo è lo scopo perseguito e quindi si fa riferimento a macchine 
nuovissime/nuove con una certa dotazione hw. Fra le altre cose la 
differenza fra i membri della famiglia (e di tutte le derivate. Ho avuto 
modo di notare, fra l'altro per esempio, la differenza fra Mint Ubuntu e 
Mint Debian) è solo nella scelta dell'ambiente desktop, la pesantezza di 
fondo è identica. In una installazione durante un installation day mi 
ricordo che in un vecchio Compaq le varie versioni di Ubuntu non 
partivano nemmeno, Ultimate, con avvio non grafico, partiva ma si 
bloccava subito dopo. In quel caso quello che sono riuscito a 
installare, a dire la verità con mia grande sorpresa, è stato 
addirittura PCLinuxOS. In ogni caso, come scrivevo in precedenza, basta 
fare delle prove, ovviamente su macchine del tipo quelle di 
destinazione, per accorgersi immediatamente della differenza.

Le distro proposte non hanno niente di frammentato: c'è un pozzo enorme 
di parco sw che sono i repository delle varianti di Debian. La distro è 
un assemblaggio di sw scelto dal pozzo. Qualcuno in ragione di precise 
esigenze (che possono essere fare girare la distro su macchine di una 
certa età: questi sono i criteri di scelta che ho impostato) fa una 
scelta. Al limite gli assemblatori potrebbero aggiungere qualche utility 
sviluppata in proprio e allora ... cosa potrebbe succedere? finchè c'è 
Debian la distro può essere aggiornata, se chiude la distro non si 
aggiorna l'utility sviluppata. La diffusione di queste distro è in 
pratica la diffusione di Debian. Esistono distro veramente esotiche ma 
nessuna è presente fra quelle che ho elencato e, in generale, nel 98% di 
quelle presenti in Distrowatch. Possono essere strane alcune scelte 
(tipo il Midori) ma sono dettate dalla logica della massima leggerezza 
possibile anche come sw oltre che come sistema di avvio.


Il 14/03/2013 12:42, Mario ha scritto:
> Le prove sul campo del "guru di distrowatch"

grazie per il guru ;-) il mondo Linux è un mondo fantastico e sempre 
pieno di sorprese e l'osservatorio è fantastico. Si può far rivivere 
anche un Pentium III e anche un 486 (questo non l'ho provato). E poi ... 
c'è chi pratica il bird watching e chi il distrowatching (eh, eh :-))

>
> In ogni caso la scelta non è fondamentale e compromettente per il futuro
> del laboratorio: si tratterà dell'installazione di fallback nel caso in
> cui il server non è avviato o non funziona.

pienamente d'accordo. E poi ho solamente espresso la mia opinione. 
Scegliamo qualsiasi cosa, facciamo prove sul campo e vediamo.


-- 
Nunzio Brugaletta
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